Arte/teoria
Gillo Dorfles (Trieste, 1910) è critico d'arte, pittore e filosofo. Professore di estetica presso le Università di Trieste e di Milano, nel 1948 è tra i fondatori del Movimento per l'arte concreta (insieme ad Atanasio Soldati, Galliano Mazzon, Gianni Monnet, Bruno Munari) e nel 1956 dà il suo contributo alla realizzazione dell'ADI (Associazione per il disegno industriale). Considerevole è stato il suo contributo allo sviluppo dell’estetica italiana del dopoguerra, a partire dal Discorso tecnico delle arti (1952), cui hanno fatto seguito tra gli altri Il divenire delle arti (1959) e Nuovi riti, nuovi miti (1965). Nelle sue indagini critiche sull’arte contemporanea Dorfles si è sovente soffermato ad analizzare l’aspetto socio-antropologico dei fenomeni estetici e culturali, facendo ricorso anche agli strumenti della linguistica. Dorfles è il primo, già nel 1951, a vedere tendenze barocche nell'arte moderna riferendole all’architettura moderna in Barocco nell'architettura moderna. Nel 2008 pubblica Horror Pleni. La (in)civiltà del rumore (2008), in cui analizza come la "scoria massmediatica" dei nostri tempi abbia soppiantato le attività culturali; nel 2009 Conformisti e Fatti e Fattoidi, oltre che Arte e comunicazione, in cui mette alla prova la teoria con il cinema, la fotografia, l’architettura. Nel 2010 sono usciti Irritazioni - Un'analisi del costume contemporaneo e 99+1 risposte di Gillo Dorfles, un'intervista "lunga un secolo" con la quale il critico ripercorre la sua vita e alcuni incontri d'eccezione: da Italo Svevo a Andy Warhol, da Leo Castelli a Leonor Fini.