MUSEO PARALLELO
Collezione di parole
Nel segno dell'ekphrasis e di Roberto Longhi, e delle sue "parole conte e acconce per tradurre verbalmente l'ordito formale ed estetico dell'opera d'arte", lanciamo quest'anno all'interno di Giorno per Giorno una nuova iniziativa che approderà presto anche in altre istituzioni e musei italiani e internazionali. Chiediamo a scrittori e poeti di descrivere le opere, senza accelerare sull'interpretazione, ma descrivendole, semplicemente, come se non esistessero più immagini al mondo. Ecco che si genererà lentamente un museo parallelo per ogni museo vero e proprio, una collezione di parole "conte e acconce" in grado di rinverdire la tradizione plurisecolare della liaison tra testo e immagine - un'equazione instabile, una produzione di senso, il gesto curatoriale ridotto alla sua quintessenza: cosa ho davanti a me?